Protocollo

Protocollo di vigilanza e intervento
su casi di bullismo e Cyber-bullismo

 Referente
 Team Anti-Bullismo:
Obiettivi del Team
- Promuovere un ambiente scolastico sicuro e inclusivo
- Prevenire e contrastare il bullismo e il cyberbullismo.
- Favorire il recupero e la reintegrazione degli studenti responsabili di atti di bullismo.
- Fornire supporto continuo alle vittime di comportamenti prevaricatori.

Azioni Preventive e di Supporto
- Percorsi di prevenzione: Programmi educativi sul bullismo e il cyberbullismo rivolti a
tutti gli studenti.
- Supporto psicologico: Attività regolari di supporto e monitoraggio per vittime e studenti
a rischio, con la collaborazione dello psicologo scolastico.
- Coinvolgimento delle famiglie: Mediazione attiva tra famiglie per promuovere un
ambiente di dialogo e comprensione.
- Attività educative: Inserimento degli studenti coinvolti in percorsi di cittadinanza attiva e
volontariato per favorire la reintegrazione e il rispetto delle regole di convivenza civile.

La riforma dello Statuto delle studentesse e degli Studenti e del 2007 (d.p.r. 235/07) era
intervenuta già allora per arginare un fenomeno che è tipico delle società scolarizzate. In quel
periodo, Tullio De Mauro soleva ripetere che di bullismo se ne parlava già ai tempi di Rudyard
Kipling in Inghilterra. Nell’acquisire, quindi, questa come tipica problematica sociale della
scuola nella società ad alto tasso di scolarità ma nell’adottare anche i dovuti profili
organizzativi della vigilanza, un’attenzione particolare sarà prestata a tale problematica, anche
al fine di contribuire alla crescita degli standard educativi della scuola e alla valutazione del
comportamento, oltre che, chiaramente, alla prevenzione e al contrasto dell’eventuale
problematica che dovesse sorgere in corso di anno scolastico.
(Rif. normativi: LEGGE 29 maggio 2017, n. 71 - LEGGE 17 maggio 2024, n. 70)

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Iter di determinazione del fenomeno e di intervento
- L’interessata/o segnala il caso (conclamato, ma anche situazioni di particolare disagio) al
coordinatore di classe o ad altro personale della scuola, che, su apposito “modulo di
segnalazione caso di bullismo”, lo faranno pervenire tempestivamente al TEAM
Antibullismo, per la sua valutazione preliminare.
- Le segnalazioni possono altresì pervenire all’email dedicata antibullismo@iiszerboni.it
oppure - anche in forma anonima - utilizzando la cassetta S.O.S. BULLISMO
predisposta nell’hall dell’Istituto.
- Il TEAM valuta celermente la segnalazione e si attiva sulla base del CODICE di
GRAVITA’
- Il dirigente scolastico invia una richiesta di “osservazione e iniziativa al CdC” su apposito
“modulo di segnalazione possibile caso di bullismo al CdC”, recante anche la
convocazione straordinaria del CdC alla sola presenza dei docenti
- Il consiglio di classe provvede alla compilazione del modulo di osservazione e iniziativa
- Il CdC provvede a dare seguito agli interventi previsti
- Il dirigente scolastico provvede a dare seguito per quanto di sua competenza.

Codice di Gravità degli Interventi

2. Codice Verde: Provvedimento Ordinario
Segnalazione per comportamenti minori, come furto di merenda o materiali scolastici,
offese verbali occasionali.
Intervento:
- Convocazione dello studente da parte del Team per un confronto.
- Ammonimento verbale e comunicazione alla famiglia, con convocazione presso la scuola.
- Provvedimento del consiglio di classe se ritenuto necessario
Giallo: Interventi per Azioni Ripetute
Comportamenti ripetuti non risolti dal Codice Verde, come furto ripetuto di materiali,
offese reiterate o atti di intimidazione.
Intervento:
- Convocazione della famiglia con un atto scritto e formale.
- Voto di condotta ridotto a 7, che può essere ripristinato solo con la partecipazione dello studente a tre
incontri con lo psicologo scolastico e ad un progetto scolastico.
- Possibile sospensione decisa dal Consiglio di Classe.
- Assistenza psicologica e supporto per la vittima.
- Incontro tra le famiglie della vittima e del responsabile per discutere gli eventi.

Codice Rosso: Pericoli Imminenti
Atti di grave intimidazione, minacce fisiche e psicologiche continuate, comportamenti che
compromettono la serenità della classe o del singolo.
Intervento:
- Allontanamento scolastico temporaneo.
- Percorso pomeridiano con educatori e inserimento dello studente in un progetto di volontariato
- Incontri con lo psicologo scolastico (6/8 incontri fuori orario scolastico).

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- Partecipazione a progetti di cittadinanza attiva di 3 mesi, anche in attività extracurricolari.
- Incontro di mediazione tra le famiglie coinvolte.
- Voto in condotta ridotto a 6
Codice Nero: Massima Gravità
Minacce con armi, atti persecutori continuati, danneggiamento dell’onorabilità di studenti o
personale scolastico (anche tramite social media), lesioni fisiche.
Intervento:
- Analisi psicologica e relazione dettagliata sullo studente.
- Relazione del Consiglio di Classe e del Team Anti-Bullismo.
- Segnalazione immediata alle autorità competenti (uffici dei servizi sociali, polizia, carabinieri).
- Comunicazione scritta alla famiglia e allontanamento immediato dello studente dalla scuola per un
periodo indefinito.
- Voto in condotta 5, con decisione finale del Consiglio di Classe, con coinvolgimento del Dirigente
Scolastico, per quanto di sua competenza.
Attuatori antibullismo
Il dirigente scolastico:
- definisce e promuove una Politica Scolastica Antibullismo, rappresentata da un
documento elaborato da tutte le componenti della scuola, che ne costituisca un punto di
riferimento stabile, incluso nel Piano dell’offerta formativa, richiamato nel patto formativo
sottoscritto dai genitori, ne assicura la diffusione a tutte le componenti della scuola,
unitamente al Regolamento d’Istituto e alle altre norme interne
- collabora con i soggetti esterni alla scuola per la prevenzione
Il docente:
- valorizza nell’attività didattica modalità di lavoro di tipo cooperativo, spazi di riflessione e
di drammatizzazione adeguati al livello di età degli alunni
- definisce con la classe regole semplici e certe (le regole possono essere scritte e
affisse nell’aula)
- si mostra fermo nel condannare ogni atto di intolleranza e sopraffazione
- osserva regolarmente i comportamenti a rischio sia dei potenziali bulli sia delle
potenziali vittime
- se ha assistito personalmente ad un episodio di bullismo o ne ha avuto notizia certa,
registra l’accaduto nel registro di classe, informa subito il TEAM per la valutazione
preliminare della gravità del caso.
Il consiglio di classe:
- stabilisce strategie di intervento, concordando comportamenti coerenti per prevenire e/
o reprimere comportamenti prevaricatori o violenti, favorire un clima collaborativo
all’interno della classe e nelle relazioni con le famiglie
- pianifica attività didattiche e/o integrative finalizzate al coinvolgimento attivo e
collaborativo degli studenti, la conoscenza e l’approfondimento di tematiche che
favoriscano la riflessione e la presa di coscienza della necessità dei valori di convivenza
civile

Il Collegio Docenti:
- promuove scelte didattiche ed educative, anche in collaborazione con altre agenzie del
territorio o in rete con altre scuole, per la realizzazione delle linee definite nel piano
Antibullismo d’Istituto, valorizzando l’esperienza e apportando periodicamente le
necessarie innovazioni

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I genitori:
- acquisiscono la conoscenza e la consapevolezza dell’esistenza e della gravità del
fenomeno
- stabiliscono o riattivano canali di dialogo franco ed aperto con i propri figli, nella
consapevolezza della difficoltà rappresentata dall’età evolutiva in cui essi si trovano
- rivedono con loro l’organizzazione del tempo scuola e del tempo libero, assicurandosi
che in quest’ultimo siano esposti il meno possibile alla solitudine e alla mancanza di
occupazioni dotate di senso
- percepiscono i docenti e il dirigente scolastico come alleati nel processo educativo,
stabilendo con gli stessi confronto e collaborazione corretti e costruttivi
- di fronte alla possibilità che il proprio figlio sia coinvolto a diverso titolo in episodi di
bullismo, stabiliscono tempestivamente la collaborazione con la scuola, anche
accettando l’eventuale sanzione come un’opportunità di modificazione positiva e
crescita del proprio figlio
I collaboratori scolastici:
- partecipano attivamente ai percorsi ed alle iniziative messe in atto nella scuola per la
promozione del benessere degli studenti e la prevenzione del disagio;
- nello svolgimento delle attività di vigilanza collaborano fattivamente al mantenimento di
un buon clima relazionale
Gli studenti:
- sono coinvolti nella progettazione e nella realizzazione delle iniziative scolastiche, al
fine di favorire un miglioramento del clima relazionale nelle classi; in particolare, dopo
opportuna formazione, possono operare come tutor per altri studenti
- i loro rappresentati, eletti negli organi collegiali d’Istituto o nella Consulta Provinciale,
promuovono tutte le iniziative che favoriscano il protagonismo positivo degli studenti, la
collaborazione e la giusta competizione (concorsi, tornei, progetti
- di solidarietà e di creatività).

F.to Il Dirigente Scolastico
Prof. Luciano M. Rignanese

Allegati

questionario 24-25_1.pdf

protocollo vigilanza bullismo_1.pdf